GRAFICO A BARRE

3. Il Grafico a barre

Il grafico a barre è costituito da una linea verticale che unisce il prezzo massimo e minimo rilevati in un certo periodo di tempo. Due brevi segmenti orizzontali indicano i valori di apertura e di chiusura. Questo tipo di grafico dà risalto all’ampiezza dell’escursione di prezzo tra massimo e minimo, ponendo poca evidenza ai valori di apertura e chiusura di seduta.

Come si costruisce

Il grafico a barre si compone di una successione di barre di prezzo. Generalmente, ciascuna di queste rappresenta l’evoluzione dei prezzi durante una singola giornata di contrattazione e si costruisce unendo fra loro il prezzo massimo e il prezzo minimo di giornata mediante una linea verticale. Normalmente, alla linea verticale si affiancano due brevi segmenti orizzontali: uno a sinistra, che individua il prezzo di apertura (inizio giornata), e l’altro a destra, che segnala invece il prezzo di chiusura (fine seduta). Il risultato d’insieme è un grafico che non solo descrive l’andamento del prezzo nel tempo, ma fornisce anche un’utile inidicazione sulla volatilità di ciascuna seduta.

*volatilità: è l’ampiezza di variazione dei prezzi. Le sedute in cui la differenza dei prezzi tra massimo e minimo è superiore al normale (la barra verticale è più lunga della media delle barre) si definiscono “a elevata volatilità”; quelle in cui la differenza dei prezzi tra massimo e minimo è inferiore al normale (la barra verticale è più corta della media delle barre) si definiscono “a bassa volatilità”.

Come si utilizza

Nel grafico a barre sono facilmente individuabli i punti di inversione dell’andamento dei prezzi. È possibile anche comprendere con quale intensità si è sviluppata l’inversione e apprezzare lo sviluppo delle formazioni grafiche di breve, di medio e di lungo termine. La lunghezza delle barre verticali consente, inoltre, di osservare la volatilità e individuare le sedute d’indecisione.

Il grafico a barre è adatto ad analizzare con un buon livello di dettaglio i movimenti di medio/breve termine. È invece sconsigliato nell’osservare gli andamenti di lungo termine.