LIQUIDITÀ

5. LIQUIDITÀ

Cos’è?

Quando parliamo di liquidità, facciamo riferimento a mercati valutari e a condizionarla sono fattori quali il numero di contratti scambiati su quella coppia di valute, la frequenza degli scambi all’interno di ciascuna seduta e l’entità economica dei medesimi contratti. Questo fa sì, che vi siano titoli più liquidi di altri definiti genericamente più “sicuri”, in quanto meno soggetti a variazioni derivanti dall’ingresso nel mercato di investitori con grandi capitali. Infatti i titoli meno liquidi sono riconoscibili per il fatto che possono alternare momenti di variazione di prezzo quasi inesistente, ad altri di forti movimenti improvvisi. Un altro elemento di valutazione riguarda il tempo intercorrente tra uno scambio e l’altro.

Come identificare la liquidità di un titolo?

Un titolo poco liquido:

  • scambia un numero ristretto di contratti nel corso di una giornata;
  • è caratterizzato da un controvalore scambiato in genere modesto;
  • comporta il trascorrere di diverso tempo tra un contratto e quello successivo;
  • ha un andamento facilmente influenzabile da investitori ben capitalizzati;
  • varia in modo violento il proprio prezzo, subendo la pressione di acquisti e vendite.

Le implicazioni di un titolo poco liquido sono:

  • difficoltà nell’ottenere l’eseguito al prezzo desiderato;
  • parzialità dell’eseguito, cioè, talvolta, non tutta la quantità desiderata viene soddisfatta;
  • eventualità che trascorra diverso tempo prima di ottenere l’eseguito;
  • possibilità che l’eseguito avvenga anche su prezzi distanti dalla contrattazione precedente, nel caso si decida di chiudere la posizione.

Uno degli asset più liquidi fra tutti è per esempio Euro/Dollaro.

Per riassumere: sebbene per un titolo illiquido si possa ottenere con un po’ di pazienza l’eseguito di apertura della posizione, la chiusura può essere fortemente penalizzata, con conseguente erosione del profitto maturato o peggioramento della perdita conseguita. Si consiglia pertanto di riflettere bene prima di investire in titoli poco liquidi, se non addirittura di rinunciare.