1. PATTERN ARMONICI
Pattern armonici che?
Sono delle figure ricorrenti e geometriche che per completarsi devono raggiungere dei livelli di Fibonacci precisi in un’altrettanto precisa successione, che nel qual caso non sia cosi precisa fa saltare l’intero pattern armonico.
Come riconoscerli?
I pattern armonici sono molto semplici da utilizzare ai fini operativi.
La cosa più importante da notare è che per riuscire ad ottenere dei buoni risultati bisogna individuare i pattern in anticipo ovvero quando sono ancora in formazione.
La prima cosa da fare è andare a studiare la prima correzione che si verifica dopo un certo impulso rialzista o ribassista (XA) e vedere il punto B in che zona dei ritracciamenti di Fibonacci si arresta, in modo tale da capire quale tra le varie tipologie di pattern armonici si potrebbe sviluppare.
Individuato il possibile o i possibili pattern armonici che potrebbero formarsi non resta altro che seguire l’evoluzione del mercato fino al punto C.
L’esistenza di relazioni ben definite tra i vari segmenti dei pattern armonici permette di sapere in anticipo dove potrà avvenire l’inversione.
Sappiamo infatti che la price zone cadrà in un certo intervallo individuato utilizzando i ritracciamenti di Fibonacci del segmento BC.
Trovato il punto C e verificato il rispetto di tutte le proporzioni armoniche si può dunque inserire un ordine di acquisto/vendita in corrispondenza del punto D del pattern armonico in questione e attendere che il mercato giunga su tale livello attivando l’ordine.
Regola generale è che il punto di ingresso di ogni tipologia di pattern armonico è dato dal livello corrispondente al punto D.
Il target di solito è posizionato nell’area corrispondente al 50%-61,8% dei ritracciamenti di Fibonacci del movimento che va dal punto A al punto D.
Ovviamente occorre sempre tenere presente che l’operazione potrebbe andare in modo diverso da quanto previsto ed è quindi importante definire lo stop loss in maniera adeguata, il dimensionamento opportuno della posizione senza dimenticare la diversificazione.