BANDE DI BOLLINGER

5. BANDE DI BOLLINGER

“Indicatori e oscillatori sono degli strumenti dell’anaIisi tecnica, utilizzati dai trader per riconoscere i migliori punti d’entrata e d’uscita dal mercato”

Che cosa sono?

Le bande di Bollinger sono un indicatore dell’analisi tecnica, ideato da Jhon Bollinger negli anni ’80, noto analista finanziario che ha contribuito negli anni a studiare ed ideare alcuni dei principi cardine dell’analisi tecnita, validi ancora oggi.

Note anche come Bollinger Bands, nascono dalla volontà di contenere all’interno di un canale dinamico le medie mobili, che vengono trattate in modo specifico in un altro file dell’ENCICLOPEFOREX, ma per il momento, è sufficiente ternere a mente che le medie mobili tendono stare al disotto del prezzo in un trend rialzista, ed al disopra nelle fasi di ribasso, come possiamo vedere nella seguente figura con una media mobile semplice impostata a 20 periodi.

Inizialmente, lo strumento ideato per sopperire a questa necessità era l’envelopes, le cosidette “buste”. Questo strumento è formato da due medie mobili costruite traslando la media principale di una percentuale a scelta. In questa immagine possiamo osservare l’envelopes settato con un spostamento delle medie mobili del 4%.

Come precedentemente detto, l’obbiettivo è creare un canale dinamico utilizzando la media mobile come riferimento, in modo da sfruttare il tocco fra il prezzo e le medie mobili traslate come possibilità operativa. Idealmente possiamo dire che la parallela inferiore funge da ipervenduto e quella superiore da ipercomprato.

La problematica relativa a questo strumento sta nella percentuale di spostamento, perché in quanto fissa, non può tenere conto della volatilità, non creando distinzioni fra le fasi di lateralizzazione e quelle impulsive, facendo correre all’analista il rischio di imbattersi in falsi segnali.

Le Bande di Bollinger ovviano a questa problematica tenendo conto della volatilità all’interno del periodo preso in considerazione, adattandosi in modo coerente a tutte le fasi di mercato. Nell’immagine possiamo vedere i due indicatori a confronto.

Possibilità operative

Le possibilità operative offerte da questo indicatore sono potenzialmente molteplici, la più interessante probabilmente è quello affine all’intuizione che ha dato vita all’evelopes ad alle bande, ovvero che quando il prezzo “buca” la media di ipercomprato o di ipervenduto si investe nella direzione opposta, con due target, uno rappresentato dalla media mobile centrale e l’altro dalla parallela opposta a quella di partenza.

Un’altra indicazione interessante ci è data dal fatto che maggiore è la vicinanza fra le bande, minore è la volatilità su qull’asset relativamente al periodo scelto. Quindi è possibile aspettarsi, dopo un aumento della volatilità attraverso una presa direzionale, un allargamento delle bande che accompagni l’impulso in questione, quindi un’opportunità per operare in trend following.

Ovviamente, come per qualsiasi altro indicatore, anche le Bande di Bollinger possono far incappare il trader in un falso segale, ragione per la quale, l’analisi delle bande deve essere accompagnata da quella tecnica e dall’ausilio di altri indicatori.