COSA È UN GRAFICO

1. Il Grafico

Il grafico dei prezzi riassume in un’unica immagine l’andamento del prezzo di un titolo e presenta:

– un asse orizzontale: asse dei tempi;

– un asse verticale: asse dei prezzi.

*titolo: in senso generico qualsiasi strumento finanziario, ovvero azione, obbligazione, valuta ecc.

La variabile temporale – asse dei tempi

 La variabile temporale rappresenta tutta la gamma di date che il grafico mostra e che in generale possono variare da decenni a pochi secondi. Le impostazioni più frequenti, utilizzate dai trader come variabile temporale nei grafici sono:

– intraday;

– daily;

– settimanali;

– mensili;

– trimestrali;

– annuali.

 Chiaramente, minore sarà il timeframe, maggiore sarà la precisione del grafico. In base al grafico che viene utilizzato, ogni punto potrà rappresentare il prezzo di chiusura, il punto più alto (massimo) o il più basso (minimo) raggiunto in un determinato momento. I grafici intraday riassumono il movimento dei prezzi nell’arco temporale di una giornata: in altre parole la variabile temporale può essere di 5 minuti o può coprire l’intera sessione di trading. I grafici daily (giornalieri) sono costituiti da una serie di movimenti dei prezzi in cui ogni punto del grafico rappresenta una giornata di trading. Ancora una volta il punto può essere il massimo/minimo oppure il prezzo di chiusura. In generale, questo tipo di grafico mostra il movimento dei prezzi in un arco temporale più lungo e viene utilizzato per individuare trend di medio o breve termine. I grafici settimanali, mensili, trimestrali e annuali sono utilizzati per l’analisi dei trend di lungo periodo. Ogni punto del grafico rappresenterà il sunto di cos’è accaduto in quel determinato periodo di tempo. Ad esempio, nel grafico settimanale, ogni punto indicherà l’attività di una settimana.

I tipi di grafici maggiormente utilizzati sono:

– grafico lineare;

– grafico a barre;

– grafico a candele o “candlestick”.